Tempora
mutantur! E se durante il G8 di Genova entrare dal
panettiere ed essere chiamati “no global”
corrispondeva alla massima onta che si poteva umanamente subire, oggi, a
qualche anno di distanza, sembrano essere diventati tutti antiglobalisti. Il solito salto della quaglia fatto dalle pecorelle
affaticate dal pensiero...
lunedì 11 settembre 2017
Le globalle
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mercoledì 24 maggio 2017
La scuola al tempo delle tre "I"
Breviario tascabile per competenze, utile a tutti quegli studenti che vogliano ancora orientarsi nella distopia scolastica 2.0, ove tutto si fa fuorché imparare (e insegnare).
Competenze caratterizzanti; dopo le tre "i" (inglese, impresa, informatica), ecco la nuova alma mater per moduli didattici:
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giovedì 20 aprile 2017
Uomini a basso costo
La vecchia bottega di fiducia, gli alimentari
“sotto casa”, le facce conosciute, rassicuranti, ove l’atmosfera famigliare non
si confondeva con la retorica markettara
del “far sentire unico e speciale” ogni anonimo consumatore, stanno via via
scomparendo. Non reggono all'urto della crisi,
sono piccoli, minidotati del capitale che non hanno imparato alla school of dildo, ma nelle stesse strade
in cui i loro clienti s’incontravano, socializzavano, stavano insieme.
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martedì 11 aprile 2017
Come aumentare la qualità dell’azienda? Sbranando-si-evolve
In attesa di scovare il gene della competizione, dalle
parti di Albione non perdono tempo, e da bravi deterministi cercano di far
venire allo scoperto, attraverso il metodo del “trovatore newtoniano”, quel gene
utile al potenziamento della competizione sul posto di lavoro.
mercoledì 5 aprile 2017
Istat e disoccupazione: le solite fregnacce
Le
furiose Erinni, come nella miglior tradizione eschilea, si trasformano in
Eumenidi: “chi, sventurato, sei tu, che a
questa misera parli sí vere cose”?
Per
chi non appartiene alla categoria dei cronici disfattisti e dei gufi portasfiga,
che si rallegrano persino dei pessimi risultati ottenuti dal figlio a scuola, oggi
dovrebbe essere un giorno di festa.
La
fotografia dell’Istat mostra
che la disoccupazione cala al
11,5% e persino quella giovanile è ai minimi dal 2012 (salvo affermare poi, il
giorno seguente, che crescono i lavoratori a termine e sono in calo i
permanenti, rovinando così la festa appena organizzata).
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martedì 4 aprile 2017
Dopo la cancellazione dei voucher pronta la cedolare secca sulla paghetta
L’imbalsamato
Governo Gentiloni esce dal suo etereo abbiocco, e con una piroetta degna del miglior
Nureev, cancella integralmente i voucher.
Siamo alla "tetragonia" dell’orrore travestita da trashismo.
Ma si sa,
quando avverte la paura per la dissoluzione dello status quo,
ogni bravo uomo di potere è disposto a repentini dietrofront e a giravolte che
strizzano l’occhio al più evidente degli opportunismi (anche i cosiddetti riformisti diventano
conservatori quando la tremarella sale oltre il livello di guardia).
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martedì 28 marzo 2017
Martone vincit omnia
Barba accuratamente incolta, ricciolo
sbarazzino ed occhiali d’ordinanza. L’ex viceministro del Lavoro e delle
Politiche Sociali del faustiano Governo Monti, nonché Professore Ordinario di
Diritto del Lavoro, nonché figlio d’arte, dopo l’oblio a cui le sue res gestae lo hanno costretto, torna a
sciorinare ricette “pedagogiche” per ottimizzare il pedigree dei giovani che vogliono rimboccarsi le
maniche per gettare il loro in-der-Welt-sein.
Troppo buonismo e permissivismo nelle
aule scolastiche – sottintende Michel
Martone -, bisogna preparare i bambini alla competizione
internazionale.
venerdì 24 marzo 2017
De l'alternanza schola et labora
Il solito viaggio in macchina per
Milano, con la consueta, obbligatoria, tappa all’autogrill.
Per omaggiare il de gustibus e per non far torto agli alimenti spazzatura,
si entra, lancia in resta, con l’intenzione di prendere un Camogli riscaldato.
Era tutto come te l’aspettavi all’autogrill: il bancone dove l’avresti
voluto trovare, il frigo delle bibite a portata di orinatoio e i corridoi che
sembravano un aggrovigliato budello inestricabile.
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lunedì 20 marzo 2017
La giornata della felicità e i suoi demoni
Qual è il
senso dell’uomo e del mondo? Essere misurato!
E quando desideri
ridurre ogni cosa ad un oggettivo assoluto quantificabile, vien da sé,
cominci col proposito di trovarti tra i superdotati certificati dall’unità di
misura, ma poi finisci sempre, ineluttabilmente, per scoprirti nella colonna di
destra, quella dei minidotati petit
bidois (“io ho una felicità lunga tot.”; “io, invece, sono felice
tot più x”; “io sono infelice una cifra”).
Est modus in rebus! La ricetta “quattrostagioni” per il controllo dell’ecumene è sempre
quella d’illuminare l’ignoto per poterlo poi porre sotto l’occhio rassicurante
del quantitativo (dallo sguardo galileiano dell’es-perimento all’esprit de géométrie che, oggi, tutto governa rischiarando).
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giovedì 16 marzo 2017
I lavoratori al servizio di un algoritmo
Se il mondo globalizzato è connesso da strettissimi vincoli
d’interdipendenza, l’uomo che ne abita i danteschi gironi, sembra essere, al
contrario, prigioniero di una società di scatole cinesi (“libero”, nella
orwelliana neolingua globale, significa “legato”, alla maniera di ciò che
diceva, in tempi non sospetti, pure Stirner: “se tu fossi libero da ogni cosa, non avresti per l’appunto più niente”).
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martedì 7 marzo 2017
Lo dice la legge: possono licenziarti anche per fare un profitto
Dopo il più 27mila per cento di voucher
erogati dal 2008 ad oggi, anche le premesse per un proficuo 2017 non sembrano
essere niente male.
Siamo comunque ancora nei paraggi delle
Erinni del lavoro, qui però
non nella loro veste ufficiale, paludata dalle salvifiche “riforme strutturali”,
bensì nella versione ermellinata dei giudici della Corte di Cassazione (smentendo una precedente sentenza della Corte
d’Appello. Ah, per gli ottimistoni che vedono rose e fiori anche nell’Ade,
andrebbe ricordato loro che, tra i compiti della Corte di Cassazione vi è pure
quella “nemofilattica”: armonizzare l’interpretazione bizantina della
giurisprudenza made in Italy, una sorta
di competenza che ha valore “costituzional-legislativo”).
lunedì 27 febbraio 2017
Il bonus docenti è un bonus al Pil
Mentre l’insegnante allineato, “good”,
quello già fisiologicamente ammannito alla “buona scuola”, s’indigna sui
social perché si sente fregato quando spende su Amazon il bonus da 500 Euro
gentilmente erogato dal Governo (il denaro, pure a scuola, è diventato una cosa seria, a cui gli alunni devono
essere educati da professionisti certificati: “non si può sapere il prezzo dei
prodotti in anticipo e devo pure integrare la prebenda con soldi mmmiei”),
l’insegnante “cattivo”, che se ne sbatte del portafoglio inturgidito e della "renovatio squolastica", bada
invece a questioni meno pratiche.
lunedì 2 gennaio 2017
Il lavoro latita, ha senso che si faccia ancora trovare?
Il
suono vibrante della campanella; i banchi minimalisti color verde marcio, tutti
uguali; la lavagna vuota, sporcata dei vortici lasciati dal gesso e la maestra
increspata di rughe, nella sua impostata uniforme di pessimo tweed.
Evidentemente, gl’illustri studiosi dell’eco non hanno mai frequentato
le sguarnite mura di una scuola media di provincia, per cui non hanno mai
potuto seguire le seducenti lectio
magistralis di geografia, ove quelle insegnanti canute spiegavano cos’erano i tre
settori in cui si compone ogni economia che si rispetti. Loro erano altrove,
forse già referenziati dall’onorifico titolo Hdemico, o magari solo distratti
dall’album stropicciato delle figurine Panini.
sabato 24 dicembre 2016
I neuroni in radica e la zucca vuota di Trump
Il pensonto dei giorni nostri, quella
mostruosa specie di ibrido che sta tra un vate e un hipster alla moda, si strugge,
ansima, rantola furioso. Ben ovattato nella sua indotta american state of mind, proprio
come i film americani tra i cowboys
e gli indiani, vede le cose in maniera manichea: bianco o nero. Vuole soluzioni a portata di cerebro. Per lui non c’è nemico peggiore del
grigiore lavico, del dubbio problematico, dell’indecisione che non lascia
scegliere con assoluta nettezza. Brama risposte, e la strada più breve per ottenerle.
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