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martedì 11 aprile 2017

Come aumentare la qualità dell’azienda? Sbranando-si-evolve

In attesa di scovare il gene della competizione, dalle parti di Albione non perdono tempo, e da bravi deterministi cercano di far venire allo scoperto, attraverso il metodo del “trovatore newtoniano”, quel gene utile al potenziamento della competizione sul posto di lavoro.

E’ quasi ora di cominciare a lavorare, ma i dipendenti della profumeria “All’acqua di rose”, nel frattempo assorbita dalla multinazionale “Spinexxo”, sono attesi da un fondamentale corso intensivo di formazione. E’ la politica delle corporations che “sanno come fare straordinari profitti”: i dipendenti, come computer obsoleti, vanno aggiornati di continuo, ché il tempo "umano", così lento e biascicato, non è adatto a stare al passo col mercato (cioè ad altri uomini, qui nelle vesti nobilitate di clienti-consumatori).
L’orologio in teak segna le 7.00 (pare che la mattina presto sia più facile assorbirsi una dose massiva di lavaggio del cervello), mentre le pareti incrostate si lasciano ispirare dall’acre fosforescenza delle lampade al neon.

Il formatore, ingessato nel suo completo d’ordinanza, scandisce con l’ombra le intermittenze artificiali e si siede, marmoreo. 
Porta con sé una valigetta piena di grafici a torta e di dati, ma non ha mai fatto una sola ora di lavoro all’interno di una profumeria (egli sa, a priori, ché ha studiato il verbum Dei nei manuali dei “giusti”).
L’idea dell’”imparatore” è lineare, e come ogni semplicità che vuol esemplificare ciò che invece è complesso, finisce per ridursi ad una compiaciuta sega autoreferenziale: “ooooh, finalmente, c’habbiamo capito l’itagliano adesso, ché ce l’anno spiegato semplice”. 
“Mrs. and Mr., - attacca il Mistress - dobbiamo aumentare la qualità aziendale del punto vendita. In questi ultimi mesi siamo scesi nelle classifiche di gradimento al pubblico, certificate dal TIftuftaf” – e intercalando con robotico vigore – Come si fa? Semplice! First of all, dobbiamo riguadagnare la simpatia dei clienti. Quando entrano sorridete, cucitevi addosso il volto di plastica migliore, scodinzolate e pisciatevi addosso per l’emozione”.  
Il velo tremebondo di scherno, frammisto ad un’abbozzata pietas, non sembravano scalfire la prof(l)essionalità del ventriloquo in azione: “utilizzeremo un sistema garantito e certificato dai risultati, il metodo Hopenolloll (per una sua applicazione in salsa italica, vedi qui)!”.

Questo metodo all’avanguardia, sviluppato dall’osservazione dei bambini americani, ma solo durante le ore di educazione fisica, e solo per la fascia di età che va dai 6 ai 7 anni, funzionava, anche se solo per i bianchi autoctoni con reddito inferiore ai 30.000 dollari.
La sua articolazione, come la mente dei suoi titolati creatori, è elementare: se diamo ai dipendenti un premio da raggiungere e poi da difendere con le unghie (nella fattispecie una spilletta da affiggersi quale segno di riconoscimento al petto, modello “gut Jude”), questi saranno invogliati a lavorare sodo e a competere per sfilarsi, in un perenne bellum omnium contra omnes, l’ambito trofeo. 
Non solo, se ad esempio – come spiegato dall’imbellettato funzionario della corporation – entrasse un cliente coi pantaloni sporchi di marmellata di Cereus yauracaru, gli “e-ducati” inservienti dovranno fare a gara per prestare i propri trousers all’avventore impiastricciato, così da guadagnarsi, oltre allo stipendio, pure il premio del  più ligio al dovere e del syn-patetico del mese.

corsi formazione

A questo punto, dopo aver calato le braghe, gli stessi colleghi, sollecitati da tanta ammirazione per il benefattore in mutande, andrebbero, gambe in spalla, a riferire al manager di turno, così da far recapitare il premio-feticcio per spirito di giustizia e solidarietà crumira: la solidarietà tra lavoratori nella continua competizione che dovrebbe, negli intendimenti di qualcuno, portare gli stessi sedicenti miglioramenti della darwiniana lotta evolutiva tra specie concorrenti. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

i Comunicatori di professione mi danno la stessa idea degli Eiaculatori di professione, gigolo o porno divi. Qualcosa di inumano o di semplicemente poco "dignitoso" e pudico. Nietzsche e Kierkegaard avevano a cuore il libero pensiero, ben sapendo che non poteva essere pagato. Per lo più ri-pagato, ma non pagato.

Andrea

http://www.ideabiografica.com/2017/03/18/comunicazione-efficace-andrea-cesare/

mi piace la forma narrativa di questo post, non c'è veiocolo migliore del narrare una storia, per far comprendere un'idea. grazie