LOSTILELIBERO non è un network per socializzare e condividere frivolezze e divertimenti (in senso pascaliano). Lostilelibero è una lente attraversata da molteplici fasci di
luce, un caleidoscopio ove difformi cristalli, ad ogni lieve inclinazione,
creano diverse sfumature: un sentire polimorfo in spontaneo ascolto polifonico,
una sinfonia in fieri.
Una filosofia che vuol essere vissuta, la genesi di un’impertinente consapevolezza: a differenza dello
schiavo platonico uscito dalla caverna, che non trova niente di meglio se non
raccontare agli altri la liberazione da quel simulacro (peraltro il popolo
contraccambia alla novella ammazzandolo... Socrate docet), si getta
invece nella vita per contagiarsi nel suo inarrestabile divenire.
Lostilelibero sceglie la pillola rossa. Perché forse il reale-matrix non è esclusivamente il Truman show di quelle proiezione all’interno della spelonca. L’inautenticità dei social network, come un Leviatano dai tanti volti, ha infatti assunto le sembianze più beffarde - caricato dalle speranze dei superficiali, di chi non aveva la potenza per cercare, ma solo il bisogno di trovare una nuova suadente prigione -.
Questa realtà, ammesso che ci si possa riferire ad una realtà
uni-versale, non è quindi da conoscere per quel che è, solo razionalmente, o
per quel che dà (- tra ciò che "serve a vivere", paradossalmente, non
c’è la vita -, è l’ultima giustificazione alla dipendenza per quegli schiavi
liberati), ma è da costruire giorno dopo giorno vivendola.
Ogni verità non va scoperta ma creata; ogni autonomia vuole
paradossalmente la necessità; ogni indipendenza vuol legarsi alla passività,
all’ex-sistentia!
Come Zarathustra, che sognando i comodi irreali tepori della mondanità: "io sono tediato dalla mia saggezza, come l’ape che ha accumulato troppo miele, ho bisogno di mani che si protendano", sceglie di tornare, a ritroso, sempre a sé stesso. Poiché solo in sé stesso può trovare di nuovo la voglia di ridiscendere a valle, ché in fondo sa che anche nel mondo può esservi “profumo di vita”, anche là lo aspetta l’amor fati.
Lostilelibero non è un social network, è invece uno spazio per inattuali, un network per i singoli... un luogo ove
appesantirsi la digestione... un masso senza posa da trascinare all'infinito su è giù dalla montagna, come fa il Sisifo camusiano, nell'impossibile tentativo di stabilirsi in cima... l’innocente svago di un bambino che gode nel giocare coi pesi che schiaccerebbero i liberati da sé stessi: quella vita che anche all'interno del protettivo e finto Matrix è ormai divenuta insopportabile.
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