“Il
dar soccorso ai Greci non vi consente Giove”. Queste le parole di Minerva
nell’Iliade, le stesse che, oggi, dovrebbe pronunciare anche ogni greco
assennato (i debiti, alla lunga, non si pagano… mentre si pagano, invece, gl’investimenti
sbagliati). Gli aiuti sbloccati dopo il referendum dello scorso anno, a
quanto pare, stanno infatti facendo più danni delle Erinni.
Il Parlamento greco ha approvato la
riforma pensionistica e fiscale con cui il governo del nuovo Cleone spera di
soddisfare le richieste dei creditori internazionali e di passare all’esame dell’Eurogruppo.
La maggioranza di governo (Syriza, ANEL), ha infatti approvato con 153 voti
favorevoli su 300, le riforme sulle pensioni e sulla rimodulazione della
fiscalità. Un pacchetto complessivo di 5,4 miliardi che, almeno nella speranza
di Tsipras, dovrebbe sbloccare l’ennesima tranche di aiuti economici necessari
per scongiurare il default e per rimpinguare l’anemica liquidità statale. “Stiamo
facendo di tutto per tenere in piedi il paese” – afferma un accorato Tsipras di
fronte al Parlamento ellenico. Ad esempio: l’Iva sale dal 23 al 24%,
saranno riviste al rialzo anche le aliquote Irpef, la soglia esentasse scende a
9.091 euro, le pensioni vengono tagliate (pare non vengano sforbiciati i trattamenti
minimi, ma solo gli assegni supplementari, che dovrebbero garantire un
ulteriore risparmio di 1,8 miliardi).
Sarà l’Eurogruppo a stabilire poi se i
greci hanno fatto “per bene" i compiti a casa. Se sono stati sufficientemente
austeri daranno quindi il via libera ad una nuova fetta di aiuti da 5 miliardi,
necessari per pagare i 3,5 miliardi di debiti in scadenza a luglio, evitando
così il default.
Si continua a drogare un drogato con la
speranza di farlo sopravvivere.
Perché ormai sono finiti i tempi in cui
Nietzsche poteva dire sui greci: “sono
privi del senso di peccato. Oreste il delinquente anche se rispettabile”.
In un’economia finanziaria fondata sulla debole fiducia, l’unico grave peccato
è non pagare, o dare l’impressione di non poterlo comunque fare.
Nessun commento:
Posta un commento